Premio Nazionale Amato Lamberti, consegnate le tre borse di studio. Il sindaco Manfredi: “Un modo per mantenere attuale l’impegno di affrontare il tema della criminalità organizzata e lavorare per legalità”

Consegnate presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo Napoli le tre borse di studio della dodicesima edizione del Premio Nazionale ‘Amato Lamberti.’

È stato il presidente del Premio Nino Daniele a introdurre i lavori mentre è toccato al docente Luciano Brancaccio in rappresentanza dei componenti della giuria, illustrare le motivazioni che hanno attribuito i premi per la categoria Tesi di dottorato a Marianastasia Letizia, Università degli studi di Napoli, Dipartimento di Scienze Sociali e Mattia Fossati, Università degli studi di Milano – Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici mentre per la tesi di laurea magistrale riconoscimento a Sara Cipriani, Università degli studi di Teramo.

Spunti e riflessioni sui temi della legalità e della ricerca nel campo delle criminalità con il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli Aldo Policastro : “Il Premio Lamberti è importante perchè ricorda uno studioso che è stato un pioniere. Uno dei primi a coniugare il rigore scientifico, la conoscenza, l’impegno civile e poi pubblico che si cala nella quotidianità per decriptare la realtà per trasformare la società. Questa capacità negli anni è sfumata. Penso a Napoli, la città dell’antimafia che è scesa in piazza ed ora vedo un territorio assopito in generale l’Italia su questo fronte. Non vorrei tornare a quando il ‘problema di Palermo era il traffico’ perché in Sicilia parlare di mafia avrebbe portato danni al turismo”.

Sulla stessa linea Giuseppe Amarelli, docente di Diritto penale, presso il Dipartimento di Scienze politiche – Università Federico II “Le mafie sono in continua evoluzione ed hanno sempre capacità di attecchire dove ci sono ricchezze che dovrebbero essere a beneficio delle società sane. L’importante è studiare i fenomeni con rigore scientifico e devo dire che i lavori giunti al Premio Lamberti sono stati di ottima qualità, i giovani continuano a produrre studi sulle mafie, fenomeno complesso che si declina in mille modi diversi e quindi c’è bisogno di studi, sociali ed economici per approfondire e seguire l’evoluzioni”.

Poi è toccato a Franco Roberti, presidente onorario del Premio sottolineare: “Nell’ultima relazione semestrale della Dia di dicembre scorso emerge come la camorra si sia inabissata, il suo obiettivo resta l’accaparramento di profitti illeciti con l’inserimento nell’economia legale. Basta citare che ci sono state circa 240 interdittive Antimafia tra Napoli e Caserta, testimoniano come i clan puntino ad infiltrarsi negli appalti e nella pubblica amministrazione. Alla fine sono sempre gli stessi nomi che ho contrastato nella mia attività di magistrato 30 anni fa. Le stesse famiglie che si sono riciclate. I capi stanno al 41 bis e ora figli, nipoti sono attivi nella finanza criptata e sfruttano le tecnologie più avanzate come l’intelligenza artificiale. Fa bene il collega, il Procuratore Nicola Gratteri a denunciare questi temi”.

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi dopo aver salutato i vincitori ha ricordato la figura di Amato Lamberti : “È stato un grande ricercatore, ma anche un grande innovatore. Ha capito per primo come, per affrontare il tema della criminalità organizzata e lavorare per la legalità, fosse necessario studiare questi fenomeni e creare professionalità in grado di supportare le forze dell’ordine e la magistratura. È stato il primo in Italia a farne un campo di ricerca e formazione universitaria. Questo premio è anche un modo per mantenere attuale questo impegno”.

Anche Teresa Armato,  Assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, ha voluto ricordare la figura di Lamberti che nel corso della prima consiliatura alla Provincia di Napoli ne ha condiviso l’esperienza di governo: “È stato un grande onore per me. Lui è stato sempre uno studioso, l’analisi faceva parte del suo pane quotidiano. Con i giovani aveva un rapporto particolare tutto incentrato sulla formazione. Questo Premio a lui dedicato è il modo migliore per ricordare quello che è il suo esempio e la sua storia”.

Tre targhe speciali sono state consegnate all’operatrice teatrale e presidente dell’associazione F.PL. Marina Rippa, alla presidente dell’associazione ‘Figli in Famiglia’ Carmela Manco e allo scrittore ed editore Rosario Esposito La Rossa per il loro impegno civico. Al giornalista sotto scorta Mimmo Rubio e al cantautore e polistrumentista Jennà Romano è stata consegnata la pergamena dei ‘testimoni’ per il loro coraggio e per aver incrociato lungo la loro strada proprio Amato Lamberti.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai mecenati e in particolare le aziende: EPM di Carmine Esposito e la Tecno di Giovanni Lombardi. Dal Rotary Club Napoli Posillipo PHF 1999 Distretto 2101, presieduto dall’avvocato Fabio Orefice e dal ‘Museo del vero e del Falso’ diretto dal presidente Luigi Giamundo.

Un grazie, inoltre, per il costante sostegno dello storico Gran Caffè Gambrinus con Arturo e Antonio Sergio, la Cooperativa sociale Radio Siani, media partner dell’evento e la casa editrice Iod di Pasquale e Francesco Testa che ha editato il libro “Amato Lamberti e Giancarlo Siani – Storia di passioni civili e lotta alle camorre”.

Le conclusioni ed i ringraziamenti sono stati di Roselena Glielmo Lamberti, presidente dell’associazione ‘Amato Lamberti’.

Guarda il servizio al link : https://youtu.be/N0TMCftVs3w

Premiazione al link : https://www.facebook.com/RadioSianiLaRadioDellaLegalita/videos/1851317212317024?locale=it_IT

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