La denuncia del procuratore generale Aldo Policastro: “Sulle tragedie che vedono la criminalità organizzata molto attiva vogliamo che cali un velo perché pensiamo agli effetti negativi per il turismo”

“Amato Lamberti, per quanto mi riguarda, è stato il primo che ha coniugato rigore scientifico con impegno civile e successivamente con quello politico”: lo ha detto il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Napoli Aldo Policastro partecipando alla XII edizione del premio nazionale ‘Amato Lamberti’.

“Penso che chi investiga e cerca di capire i fenomeni criminali ha bisogno del contributo di un rigore scientifico e di onestà intellettuale che consente di decrittare la realtà e di trasformarla in azione. Io penso che questo sia, in questi anni, assolutamente sfumato. In questa città in cui sono state fatte battaglie importanti anche con l’antimafia, vedo un territorio assopito su questo fronte. Ma probabilmente – ha spiegato – è assopita l’intera Italia”.

“È evidente e sembra, nella lettura pubblica, che tutto ciò che non va nel senso e nella direzione del ‘tutto va bene’ e ‘non c’è macchia’ viene individuato come dissonante, poco attento e pessimista. Questo quadro, penso, sia un quadro che abbiamo vissuto storicamente in molte occasioni: ricordo chi diceva che parlare di mafia danneggiava il turismo in Sicilia”.

“Non vorrei tornare a quei periodi. E per fare questo c’è necessità di rigore scientifico, di aiuto da parte della scienza universitaria su questi temi. La necessità che le università si impegnino su questi fronti utilizzando gli strumenti scientifici di lettura della criminalità organizzata e in particolare e, per quanto penso io, sui due versanti sicuramente oggi importanti di approfondimento: il profilo economico e imprenditoriale delle mafie e delle camorre che sembra non esista più. E l’altro è quello dei minorenni”.

“Oggi sembra che sostanzialmente siamo di fronte a una rimozione di questi episodi che scatenano dolore e raccapriccio, ma che si chiudono immediatamente dopo. Abbiamo, in questa città, vissuto momenti tragici che avrebbero richiesto una reazione corale importante, probabilmente nella scia di Amato Lamberti”.

Aldo Policastro

Continua il procuratore generale di Napoli Aldo Policastro che cita l’omicidio del 15enne ucciso “non dopo un diverbio ma dopo una stesa e un conflitto a fuoco tra due gruppi”.

“Quindi – ha spiegato – siamo al passaggio successivo di una devianza minorile che diventa sempre un gruppo strettamente legato con le attività criminali, anche con le modalità dell’attività criminale. E, lo ripeto continuamente, quel ragazzo sul selciato non è stata una disgrazia o un accidente ma il frutto della nostra realtà. E la rimozione di questo – ha aggiunto Policastro – mi ha fatto ancora più male perché vuol dire che noi, su queste tragedie che coinvolgono pesantemente la nostra società e che vedono la criminalità organizzata evidentemente molto attiva e presente, vogliamo che cali un velo perché pensiamo che il problema principale sia il traffico o che parlare di questo produce effetti negativi per il turismo in città”

Ecco l’intervento link https://www.facebook.com/associazioneamatolamberti/videos/1328836781547887

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